martedì 30 ottobre 2007

Da oggi meno politica in corsia. Ne sono orgoglioso

Il consiglio regionale ha approvato una proposta di legge promossa dal sottoscritto per la riduzione delle ingerenze politiche nella nomina dei primari ospedalieri. Si tratta di una importantissima riforma tesa a superare l’attuale situazione che, sino ad oggi, ha affidato le nomine alla totale discrezionalità dei direttori di zona. E quindi, troppo o molto spesso, a valutazioni di natura politica anziché professionale e meritocratica. Una situazione paradossale, tanto per i cittadini quanto per i professionisti, che ha generato il triste fenomeno del “primario con la tessera”. La proposta, diretta proprio a limitare la discrezionalità dei Direttori attraverso il rafforzamento dei poteri valutativi della commissione (oggi meramente deputata alla certificazione di idoneità degli aspiranti), ha riscosso un consenso generalizzato. Di questo sono molto orgoglioso e clamorosa, a questo riguardo, è stata l’ammissione di responsabilità effettuata dalla stessa Giunta Regionale la quale, a margine della discussione, ha riconosciuto che: “Pur nel rispetto formale della Legge, i Direttori Generali hanno operato scelte fra dirigenti genericamente riconosciuti idonei dall’apposita commissione di selezione, con pregiudizi nei confronti di candidati con maggiori titoli professionali”. La giunta in sostanza ha ammesso il fenomeno delle raccomandazioni nel campo sanitario e, di questo, sarà bene che i cittadini conservino memoria anche in futuro. Pur nella soddisfazione che, in qualità di proponente della legge, registro per l’affermazione di un principio di trasparenza da sempre invocato dalla destra regionale, una domanda sorge spontanea: chi risarcirà moralmente i tanti medici che sinora sono stati costretti a “gettare la spugna” e a perdere incarichi prestigiosi a causa delle maggiori raccomandazioni di cui godevano colleghi meno bravi ?
Un domanda che rivolgo alla maggioranza di centro-sinistra che tanta responsabilità ha (ed ha avuto) nel generare il fenomeno della “spinta politica” in campo ospedaliero. Sarebbe tuttavia illusorio da parte mia pensare di ottenere una risposta.

giovedì 25 ottobre 2007

Cinque per mille stabile e senza limiti. Firma anche tu.

La destinazione del 5 per mille del gettito fiscale a sostegno della ricerca e del volontariato è stata introdotta dal governo di centro-destra con la Finanziaria 2006.
L'iniziativa ha avuto un enorme successo ed ha ottenuto l’adesione di quasi due terzi dei contribuenti italiani. Nella denuncia dei redditi 2006 oltre 15.800.000 cittadini, superando ogni aspettativa, hanno deciso di vincolare una quota dell’Irpef a settori della vita sociale per i quali è essenziale un investimento di risorse pubbliche, garantendo risorse per 329 milioni.
Il Governo Prodi, tuttavia, ha osteggiato questa misura.
Probabilmente qualcuno a sinistra preferisce che il volontariato e la ricerca dipendano (e siano condizionati) dalla volontà interessata di qualche politico e non da una scelta libera del cittadino.
Proprio per sostenere il "5 per mille", è sorta una petizione che ti invito a firmare e che è diretta a conseguire una duplice finalità:
1) che il "5 per mille" divenga contenuto stabile della nostra legislazione;
2) che per la sua copertura non vengano previsti "tetti" o analoghe riduzioni.
Aiutaci a costruire un volontariato e una ricerca liberi dai condizionamenti partitocratici.

per firmare la petizione clicca il seguente indirizzo:
Cinque per mille stabile e senza limiti

martedì 23 ottobre 2007

Costi della Politica: tanto tuonò che piovve

Di costi della politica parlano un po' tutti. Sono pochi, però, coloro che non si limitano ad annunciare misure di contenimento della spesa ma che passano subito ai fatti. Ed è cosi' che il gruppo regionale di Alleanza Nazionale, su mia iniziativa e vista l'assoluta inerzia del governo regionale sulla "spinosissima" questione, ha voluto porre al voto immediato del consiglio alcune proposte tese a limitare l'esborso di denaro per il funzionamento del sistema (per conoscerne il dettaglio vai sul sito www.guidocastelli.it). Non l'avessimo mai fatto...apriti cielo!! Di fronte alla nostra iniziativa si è creato un gruppo variegato di contrari guidato dai Veltroniani del partito democratico e dallo stesso Presidente della Giunta Spacca che hanno preteso la bocciatura delle proposte di AN. La discussione si è svolta in un clima a dir poco,torrido, nervoso e non senza tentativi di intimidazione da parte di alcuni settori della maggioranza all'indirizzo dei consiglieri di AN. Risultato: le nostre richieste sono state respinte dal consiglio regionale. "La casta rossa non molla l'osso": così qualcuno ha voluto commentare l'accaduto. Ma a dire il vero gli strenui difensori dei privilegi, a sinistra, sono stati i consiglieri DS. Non gli altri. Ed è così che le misure di contenimento dei costi della politica, tanto sbandierate a livello nazionale da Veltroni e dallo stesso Prodi, sono state clamorosamente rifiutate proprio da quei "veltronisti" che durante le primarie urlavano la necessità di riformare la politica e di rendere più austeri i costumi dei rappresentanti istituzionali.

lunedì 15 ottobre 2007

Una proposta concreta per ridurre i costi della politica

In questi giorni ho predisposto un disegno di legge per il contenimento dei costi della politica. Si tratta di una prima, concreta, risposta alla richiesta di ridurre le somme destinate al funzionamento delle istituzioni. La proposta si articola in 5 punti fondamentali e la potrai trovare sul mio sito (http://www.guidocastelli.it/).
In ogni caso ho voluto dare una testimonianza concreta di buon senso.
Non mi convincono le generalizzazioni dei rappresentanti della cosiddetta antipolitica che vorrebbero buttare il bambino con l’acqua sporca. Ci sono buoni politici e cattivi politici. E se è vero che le indennità dei consiglieri regionali marchigiani sono tra le più basse d’Italia, non ci possiamo dimenticare che i cittadini della nostra regione scontano le tasse più alte. In un momento di crisi profonda dell’ente, sia sotto il profilo dell’efficienza dei servizi che sotto quello del debito regionale, il minimo che la politica possa fare è stringere la cinghia e non chiudersi nel palazzo. Scrivendo la proposta mi sono tornate alle mente le attese di quei cittadini che, nella Marche, per avere una visita specialistica o un esame diagnostico aspettano anche sette mesi. Il mio disegno di legge è dedicato a loro.

giovedì 11 ottobre 2007

I soldi per la prevenzione del diabete usati per la pubblicità

Nelle convulse settimane che, lo scorso luglio, hanno preceduto l’approvazione del piano sanitario regionale la Giunta Regionale si è resa promotrice di una campagna mediatica senza precedenti. L’obiettivo del centro-sinistra era quella di sostenere con annunci pubblicitari e cartelloni variopinti il nuovo atto di programmazione sanitaria della regione. Costo dell’operazione: 111.794,20 euro, più di 200 milioni di vecchie lire. Una somma enorme; utilizzata nella misura di € 55.095,20 per le spese di grafica, stampa ed affissione di manifesti nei comuni marchigiani e di € 56.696,00 per la comunicazione a mezzo stampa.. Insomma una vera e propria offensiva propagandistica in grande stile che avrebbe fatto impallidire anche Goebbels. Ma da dove sono stati presi questi soldi ? Dopo lunghe e faticose ricerche ho scoperto che Spacca e Mezzolani hanno utilizzato le risorse del capitolo n. 52814121 già destinate a sostenere le "Campagne di educazione sanitaria". Ebbene si: la casta regionale con i quattrini stanziati per la prevenzione del diabete e per evitare le malattie cardiovascolari ci fa la pubblicità politica …

martedì 2 ottobre 2007

Liste di attesa in ospedale

Più di sette mesi per una visita urologica, sei per una visita oculistica, 190 giorni per una densitometria ossea: sono questi alcuni dei dati più eclatanti che ho raccolto presso l’Ospedale Mazzoni di Ascoli Piceno chiedendo informazioni sui tempi necessari per ottenere una prestazione, ambulatoriale o specialistica. Siamo di fronte ad un vero e proprio “paradosso sanitario” che assume contorni tanto più accettabili se si considera che le attese scompaiono magicamente qualora il cittadino si dichiari disponibile a pagare di tasca propria. In realtà è noto che molto spesso le aziende sanitarie allungano artatamente i tempo di attesa per risparmiare i costi delle prestazioni ed indurre il cittadino a recarsi dal professionista a pagamento. Nel frattempo ai cittadini, esausti o preoccupati, non resta che una scelta: mettere le mani al portafoglio. E' successo anche a te ?