mercoledì 7 novembre 2007

Nelle Marche aumenta la benzina: al peggio non c'è mai fine

La fantasia non è sicuramente il forte di Spacca. Il Governatore delle Marche, insieme con il fido assessore alle Finanze Marcolini, per tappare il buco di bilancio della Regione (che - tra mutui, debiti della sanità e “buffi” vari - galoppa verso l’astronomica cifra di 1.750.000.000 euro) pare si sia inventata, infatti, la più scontata e odiosa delle misure fiscali: l’aumento della benzina.
5 delle vecchie lire al litro in più. Questa la scelta del centro-sinistra marchigiano che ha deciso di ripercorrere una strategia fiscale che ricorda i “governi balneari” della prima Repubblica. Quelli, per intenderci, che duravano 100 giorni e che, ad ogni allarme finanziario, correvano verso la pompa della benzina.
Ma il Ministro Bersani non aveva promesso ai consumatori che le accise sul carburante non sarebbero più aumentate ?
Sarebbe da sciocchi attendersi una risposta plausibile. Soprattutto da parte di chi aveva spergiurato che la pressione fiscale (diretta o indiretta) a carico dei marchigiani non sarebbe cresciuta. E’ così che, dopo aver elevato al massimo livello possibile l’Ires e l’Irap, ora la Regione agguanta anche la pompa di benzina e getta ulteriormente nello sconforto i marchigiani
Negli ultimi decenni il prezzo del carburante è stato aumentato a dismisura per effetto di decisioni che seguivano guerre, alluvioni e terremoti. È stato così per il Belice, per il Vajont e per l’alluvione di Firenze. Da noi la sciagura è rappresentata “solo” da questo centro sinistra spendaccione e inconcludente.
Consoliamoci, almeno dal punto di vista fisico rimaniamo illesi.
Alle fine poteva andarci anche peggio.

2 commenti:

mats wilander ha detto...

Purtroppo l'aumento è di 50 e non di 5 lire.....

mats wilander ha detto...

Purtroppo l'aumento è maggiore: è di 50 lire...