martedì 11 dicembre 2007

Una Festa troppo costosa

Sono molto contento che la città di Ascoli, lo scorso 10 dicembre, abbia ospitato la "Giornata delle Marche". E’ stata per il Capoluogo piceno una importante (e meritatissima) vetrina. Ed è stata anche l'occasione per porgere un affettuoso saluto ai marchigiani residenti all'estero che si sono dati appuntamento proprio ad Ascoli per celebrare la loro assemblea annuale. Questo "evento", tuttavia, è stato celebrato in un frangente davvero molto delicato che impone un’amara riflessione. A occhio e croce la kermesse (tutto compreso) non è costata meno di 500.000 euro. Si, avete capito bene: un miliardo del vecchio conio che la Regione ha (festosamente) speso nello stesso momento in cui sta imporre l'aumento della benzina e mentre il debito regionale esplode. Per non dire della sanità marchigiana che accumula disavanzi e perde in qualità. O della tassazione su imprese e cittadini che si conferma tra le più alte d'Italia. Insomma: mi sembra che ci sia una profonda incoerenza tra gli sfarzi dell'happening ascolano e la gravissima congiuntura che stanno vivendo i marchigiani. Il Presidente della Giunta Regionale, Gian Mario Spacca, ci ha abituato a questa continuo ricorso alla politica spettacolo. Non ce ne meravigliamo quasi più. Il "sensazionalismo mediatico", condotto dalla Regione a spese del contribuente, sembra essere diventato l'unica risposta (si fa per dire) ai problemi della gente. Problemi che, ovviamente, rimangono tali e quali mentre Spacca se la ride dopo aver emulato Wanda Osiris sul palcoscenico del Teatro “Ventidio Basso”.
Fino a quando, i signorotti di Ancona, abuseranno della nostra pazienza ?

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