venerdì 4 aprile 2008

LA SINISTRA LEGALIZZA LA CANNABIS - LA VERGOGNA MARCHIGIANA

La Giunta regionale delle Marche ha approvato una delibera per la distribuzione della cannabis a scopo terapeutico attraverso gli ospedali marchigiani. La sinistra ha adottato questo atto assolutamente discutibile secondo una tempistica molto sospetta. Il provvedimento ha visto la luce, infatti, nello stesso giorno in cui la sinistra arcobaleno minacciava la crisi politica a seguito del voto favorevole (grazie al contributo determinante del PdL) sulla legge per gli oratori. I comunisti marchigiani – come sempre in preda al peggiore pregiudizio anticattolico - erano molto , ma molto arrabbiati. I protagonisti dell'ennesimo scontro a sinistra hanno voluto fumarsi un bel calumet della pace ? Spacca ha voluto placare l'ira di Rifondazione ricorrendo alla cannabis ? Siamo allo scambio oratori contro canne ? Sono interrogativi più che legittimi anche in considerazione dell'assenza di qualsiasi supporto scientifico che documenti oggettivamente le proprietà terapeutiche della cannabis. Il tetraidrocannabinolo è e rimane una sostanza psicotropa. Per questa ragione ho presentato una mozione per la revoca di una delibera di giunta che, a mio avviso, presenta chiari profili di illegalità. E qualora la maggioranza del consiglio dovesse condividere il permissivismo di Spacca in materia di droghe inviteremo i dipendenti del SSR all'obiezione di coscienza. Mi chiedo inoltre per quale motivo la Regione Marche non dia immediata attuazione al provvedimento n. 266 con cui la conferenza unificata Stato-Regioni lo scorso 30 ottobre 2007 ha prescritto agli enti pubblici di sottoporre al test antidroga i propri dipendenti adibiti a mansioni sensibili. Si tratta, in particolare, delle mansioni inerenti le attivita' di trasporto come nel caso di conducenti di veicoli stradali per i quali e' richiesto il possesso della patente di guida categoria C, D, E. In quest'ottica ho predisposto una specifica proposta di legge regionale tesa ad estendere l'obbligatorietà del test antidroga anche ai dipendenti del Servizio Sanitario Regionale che svolgano compiti “ a rischio” (conducenti di autoambulanze, tecnici ecc) ed al personale delle società concessionarie dei servizi di trasporto pubblico nei bacini di traffico della regione.

giovedì 3 aprile 2008

KIT ANTIDROGA: TOLLERENZA ZERO CONTRO TUTTI GLI STUPEFACENTI. LA SINISTRA E' CONTRARIA

Lunedì scorso il Comune di Ascoli Piceno ha deciso di promuovere, tra le famiglie, la distribuzione gratuita di Kit antidroga. Cioè di test per accertare l’avvenuto utilizzo di sostanze stupefacenti. La sinistra ascolana è insorta contro il provvedimento e Luciano Agostini, vice presidente della Giunta regionale nonché candidato del partito democratico alle prossime elezioni politiche, si è particolarmente distinto nella polemica contro l’amministrazione ascolana. Non me ne stupisco: l’atteggiamento della sinistra è espressione di quel permissivismo che ha consentito il dilagare della droga e che, negli ultimi anni, ha sguarnito le difese della famiglia. Nessuno di noi si sogna di risolvere il problema della tossicopendenza con il Kit. Si tratta tuttavia di una misura di prevenzione aggiuntiva che si rivolge soprattutto alla famiglie con adolescenti e giovanissimi di età inferiore ai sedici anni. Il Kit si fonda sullo stesso principio dell’etilometro. E allora mi chiedo: “per quale motivo la sinistra ritiene corretto accertare l’avvenuto abuso di alcol mentre è contraria ad appurare se un ragazzino si è drogato, o meno ?” E’ evidente che, quando la relazione genitori-figli è integra, il kit antidroga non serve. Dove invece il colloquio manca e la relazione è deficitaria il kit rappresenta uno strumento per prendere coscienza del problema e adottare, tempestivamente, le contromisure dovute. A chi si scaglia contro il kit chiedo: Meglio sapere o non sapere ? Di fronte alla tragedia della droga è meglio nascondere la polvere sotto il tappeto ? O non è forse preferibile stare vicino alle famiglie letteralmente terrorizzate dagli spacciatori che pullulano sotto casa e dietro le scuole ? Per quale motivo se la Regione distribuisce (giustamente) etilometri il Comune di Ascoli non può distribuire kit antidroga ?Rispetto a questi interrogativi Alleanza Nazionale ha le idee molto chiare: tolleranza zero contro ogni tipo di droga. La proposta di distribuire il kit, infatti, è soprattutto una scelta culturale : dopo anni di permissivismo di sinistra è giunta l’ora di ripristinare, sul tema della droga, l’etica del dovere e della responsabilità. Su questo la diversità tra PdL e sinistra è assoluta: loro sono arrivati a chiedere la legalizzazione delle droghe leggere. Noi siamo impegnati da sempre sul fronte del contrasto ad ogni forma di tossicodipendenza.

giovedì 20 dicembre 2007

Quando essere marchigiano sembra proprio una sfiga

Nella giornata di ieri il Consiglio Regionale ha approvato definitivamente il bilancio di previsione per il 2008. Tra tante chiacchiere e promesse da marinaio, l'unica certezza è che da domani il prezzo della benzina nelle Marche aumenterà di 40 lire al litro. Questa la scelta del centro-sinistra che governa la regione. Una decisione che, tra l'altro, cade proprio nel momento in cui tutti i telegiornali riferiscono che il prezzo della benzina italiana è già il più alto d'Europa. Ne consegue che le stazioni di servizio comprese nel territorio tra Gabicce Mare ed Arquata del Tronto forniscono il carburante più caro di tutto il continente...Bel primato, non c'è che dire.Non vorrei gettarvi nello sconforto proprio ora che è Natale. Ma avverto l'obbligo di ricordare a tutti che quello deciso ieri dalla sinistra marchigiana è solo l'ultimo di una serie di aumenti imposti dalla regione in questo orribile 2007.Ecco il triste elenco della perversione fiscale consumata ai danni dei (soli) marchigiani:
Tariffe Ferroviarie : + 5%
Tariffe Trasporto Urbano: + 25 %
Gasolio da Riscaldamento: + 17%
Può bastare ? Solo per gli inguaribili ottimisti aggiungo che (solo) nelle Marche il bollo auto è maggiorato dell’8,98% per cento, l’addizionale regionale all’IRPEF è fissata nella misura massima consentita dalla Legge (+ 0,90%) e che l’IRAP è aumentata per le imprese marchigiana sino al 5,15 %.
Non sei sfiorato dal sospetto che essere residenti nelle Marche sia davvero una bella sfiga ?
A proposito: Auguri a tutti…e correte a fare il pieno prima di domani.

mercoledì 12 dicembre 2007

Finalmente scovata la settima fatina Winx

Dopo Stella, Musa e Flora, una nuova Winx si è diplomata alla scuola per fate di Alfea. Stavolta però la nuova creatura magica non è frutto della fantasia di Iginio Straffi. Ma proviene più prosaicamente dall’entroterra marchigiano: si tratta di Gian Mario Spacca, in carne e ossa. E’ stato proprio il Presidente della Giunta Regionale nel corso della Giornata delle Marche, infatti, saltellando sul palcoscenico del Teatro Ventidio Basso di Ascoli Piceno, ad agitare la bacchetta magica annunciando il più formidabile degli incantesimi: “I conti della sanità sono tornati in ordine” . Siamo rimasti tutti folgorati da questa dichiarazione ma, appena esauritasi la scia luminescente che le parole di Spacca avevano sovrimpresso nelle nostre retine, ci siamo posti alcune domande:
“Ma l’assessore Marcolini, nel corso di un’audizione in commissione di qualche giorno fa, non aveva parlato di un disavanzo sanitario che per il 2007 si sarebbe aggirato sui cento miliardi di vecchie lire ?”. E ancora:“ Ma se i conti della sanità sono tornati a posto, per quale motivo Spacca vuole imporre ai marchigiani l’aumento della benzina, che rappresenta la più impopolare e più iniqua delle misure fiscali ?”
Chiuso il sipario del teatro Ventidio Basso e passate meno di 12 ore lo stesso Spacca ha svelato l'arcano ammettendo di essersi fatto prendere un pò la mano dalla ribalta.
I conti della sanità non sono tornati in pari. C'è ancora un disavanzo di 53 milioni di euro.
Come dire: Non una magia ma una bugia

martedì 11 dicembre 2007

Una Festa troppo costosa

Sono molto contento che la città di Ascoli, lo scorso 10 dicembre, abbia ospitato la "Giornata delle Marche". E’ stata per il Capoluogo piceno una importante (e meritatissima) vetrina. Ed è stata anche l'occasione per porgere un affettuoso saluto ai marchigiani residenti all'estero che si sono dati appuntamento proprio ad Ascoli per celebrare la loro assemblea annuale. Questo "evento", tuttavia, è stato celebrato in un frangente davvero molto delicato che impone un’amara riflessione. A occhio e croce la kermesse (tutto compreso) non è costata meno di 500.000 euro. Si, avete capito bene: un miliardo del vecchio conio che la Regione ha (festosamente) speso nello stesso momento in cui sta imporre l'aumento della benzina e mentre il debito regionale esplode. Per non dire della sanità marchigiana che accumula disavanzi e perde in qualità. O della tassazione su imprese e cittadini che si conferma tra le più alte d'Italia. Insomma: mi sembra che ci sia una profonda incoerenza tra gli sfarzi dell'happening ascolano e la gravissima congiuntura che stanno vivendo i marchigiani. Il Presidente della Giunta Regionale, Gian Mario Spacca, ci ha abituato a questa continuo ricorso alla politica spettacolo. Non ce ne meravigliamo quasi più. Il "sensazionalismo mediatico", condotto dalla Regione a spese del contribuente, sembra essere diventato l'unica risposta (si fa per dire) ai problemi della gente. Problemi che, ovviamente, rimangono tali e quali mentre Spacca se la ride dopo aver emulato Wanda Osiris sul palcoscenico del Teatro “Ventidio Basso”.
Fino a quando, i signorotti di Ancona, abuseranno della nostra pazienza ?

martedì 27 novembre 2007

Cartelle Pazze per i bolli auto: un virus annuale

Con cadenza annuale e verso dicembre, quasi fosse una fastidiosa influenza, i marchigiani subiscono la consueta raffica di avvisi di accertamento del bollo auto da parte della Regione. Il tutto con la solita scia di errori e di perdite di tempo che i contribuenti subiscono pressoché inermi. Oltre al danno, tra l’altro, i marchigiani devono subire la beffa dell’enorme spreco di denaro pubblico che sono costretti a sopportare tra costi postali e amministrativi relativi alle cartelle pazze. Sono anni che assistiamo a questo festival degli orrori fiscali che vede protagonista un’amministrazione letteralmente incapace di interpretare, con un minimo di decenza, quei pochi margini di federalismo impositivo che lo Stato ha delegato alle Regioni.
In un simile contesto, anche in questi giorni tornano a palesarsi le proteste dei contribuenti che lamentano il ricevimento di ingiunzioni di pagamento relative a bolli effettivamente pagati oppure relative a vetture cedute a terzi. Il florilegio delle inesattezze è infinito.
L’unica differenza rispetto agli altri anni è che da dal 2007 l’attività di recupero è stata esternalizzata da parte della Regione che avrebbe delegato ad una società terza il compito di svolgere il delicato incarico. Costo (apparente) dell’operazione: 600.000 euro.
Ma quanti sono gli errori sin qui segnalati in relazione all’attività di recupero appena iniziata ? Quale il costo reale dell’intera procedura ? Quali i termini del contratto ? E soprattutto: quali garanzie la Regione si è riservata rispetto alla società incaricata di procedere alla notifica degli avvisi di accertamento ?
Sono questi gli interrogativi che ho posto al Presidente della Giunta Regionale per mezzo di una specifica interrogazione presentata questa mattina.
Ne ho chiesto la discussione urgente. Anche perché il cittadino ha tutto il diritto di conoscere subito i perfidi meccanismi di funzionamento di una procedura che assomiglia sempre più ad un virus.

giovedì 15 novembre 2007

Da Palmiro Cangini a Franceschiello

Nel corso della seduta dello scorso 12 novembre, la Giunta Regionale in un impeto di severità ha adottato una delibera di tenore particolarmente greve. Almeno apparentemente. Si tratta dell’atto n.1264 ad oggetto: “Sanzioni nei confronti dei Direttori Generali e dei Direttori delle Zone Territoriali”. Il provvedimento stabilisce il divieto di corrispondere ai Direttori Generali e ai Direttori di Zona “qualsiasi emolumento integrativo del trattamento economico” qualora non si adeguino agli obiettivi di contenimento della spesa previsti dalla vigente normativa statale e regionale. Un’ovvietà, si potrebbe potrebbe osservare. Ma a ben vedere così non è, almeno nelle Marche. Basti pensare al caso di Zuccatelli (già responsabile del servizio Salute della regione) che, dopo essere stato defenestrato senza troppi riguardi nel dicembre scorso, qualche mese dopo ha ricevuto dalla Giunta un bel premio di risultato pari a circa 50.000 euro.
In realtà la delibera (che precede di qualche settimana la scadenza prevista per la prima valutazione dei risultati conseguiti dai Direttori Generali e di Zona nominati da Mezzolani) è il risultato dei venti di guerra” che stanno scuotendo la sanità regionale.
Ruta contro Malucelli, Malucelli contro i Direttori di Zona, il piano sanitario che non parte per le diatribe sulle cabine di regia, funzionari del servizio disorientati e confusi: la situazione è ormai fuori controllo. Si avvicina la notte dei lunghi coltelli per l’organizzazione sanitaria?
La sensazione di un cataclisma incombente è condivisa da più parti. Anche perché gli ultimi report sulla spesa parlano di conti ormai definitivamente fuori controllo. Nasce da qui, presumo, la delibera sulle pesanti sanzioni ai carico dei Direttori spendaccioni. La nuova parola d’ordine è: “rigore e severità”. Ed è cosi che, in questo clima da tregenda, l’assessore Mezzolani dismette i panni di Palmiro Cangini ed assume le sembianze di Francesco II di Borbone. Meglio noto come “Franceschiello”. Ultimo monarca del Regno delle due Sicilie che, nel disperato tentativo di rinverdire le capacità offensive del suo esercito, scalcinato e male in arnese, intimava ai soldati di “fare la faccia feroce”.
Non gli andò molto bene.
Speriamo, per i marchigiani, che a Mezzolani vada meglio.